Da Ercolano parte un messaggio di pace e legalità. Un nuovo patto tra studenti e istituzioni contro le illegalità

Il sindaco della città degli Scavi consegna le borse di studio agli studenti meritevoli di Ercolano, Torre del Greco e Portici insieme all’ex premier Renzi e al procuratore Cafiero de Raho

“Da Ercolano parte un messaggio di pace e legalità, questa mattina a Villa Campolieto insieme a tutti gli studenti del territorio viene sancito un nuovo patto: diciamo ancora più forte il nostro no alla guerra, alla camorra, ad ogni forma di illegalità, perché vogliamo essere tutti protagonisti di una società dove venga premiato il merito, dove il lavoro rappresenti la forma più alta di dignità dell’uomo, dove diciamo no all’assistenzialismo ed investiamo in cultura, turismo e legalità” – sono le parole di Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, a margine della cerimonia di consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli degli istituti superiori Tilgher di Ercolano, Pantaleo di Torre del Greco e il liceo Flacco di Portici.

Un appuntamento che si rinnova dal 2010 e che è tornato dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia e che viene finanziato con parte dello stipendio da sindaco del primo cittadino di Ercolano. Sul palco di Villa Campolieto, insieme a Buonajuto, si sono alternati nel corso della mattinata esponenti delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica nazionale, ma anche del mondo dello spettacolo come Cristina Donadio e Andrea Sannino, a concludere gli interventi l’ex premier Matteo Renzi che nel corso del suo intervento ha sottolineato come crede fermamente che “questa generazione sarà quella che distruggerà la camorra. Oggi da Ercolano arriva un messaggio di speranza forte. Con i soldi di un sindaco come Ciro Buonajuto si finanziano borse di studio perché crediamo che la scuola sia il futuro. In questa città grazie all’azione di un sindaco bravo come Ciro si è fatto uno straordinario investimento in cultura, bellezza, educazione”.

Sentito e accorato l’intervento dell’ex procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho che parlando ai ragazzi ha ricordato il sacrificio di Giovanni Falcone e di Antonio Borsellino, ma ha anche voluto sottolineare come l’iniziativa sostenuta da Buonajuto rappresenti “il percorso migliore per aiutare i giovani a comprendere l’importanza del sacrificio e come lo studio possa rappresentare la strada che bisogna percorrere per raggiungere i propri obiettivi, in questo modo – ha sottolineato – diamo un pilastro forte di legalità alla società e confermiamo che la cultura è il primo strumento per far crescere la società”.

Tra i premiati anche un giovane studente di origini ucraine, Andrey Sepe, che in un video ha raccontato gli orrori della guerra in Ucraina intervistando i suoi familiari e amici fuggiti dai bombardamenti. A consegnare il premio il console generale dell’Ucraina a Napoli, Maksym Kovalenko.

I premiati dell’edizione 2021/2022

Andrey Sepe – Istituto Superiore Pantaleo di Torre del Greco

Studente di origini ucraine, ha realizzato un video nel quale affronta gli orrori e le brutture della guerra attraverso una serie di testimonianze di suoi parenti fuggiti dall’Ucraina ed ora ospitati presso alcune famiglie di Torre del Greco.

Silvia Tedesco – Istituto Superiore Pantaleo di Torre del Greco

Ha realizzato un video che tratta la tematica della diversità.

Emanuele D’Ambrosio, Immacolata Viscovo e Daniele Capasso – Istituto Superiore Pantaleo di Torre del Greco

Protagonisti di un cortometraggio che tratta la tematica dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Liliana Vitiello – Liceo Flacco Portici

“Le madri di tutte le guerre” una composizione in poesia, musica e danza che vedrà esibirsi 10 ragazzi della 5G.

Michele Nocerino – Liceo Flacco Portici

“Gioventù allucinata” – elaborato

Martina Mosca – Liceo Flacco Portici

“Quali donne” ha espresso il tema della legalità attraverso un disegno

Benedetta Bisogno – Liceo Flacco Portici

“Il contatto distrutto dal contagio – Quando la legalità ti salva la vita”

Salvatore Zeno – Istituto Superiore Tilgher Ercolano

Per me la legalità è uno strumento per “dare” le giuste pene a chi ha concesso qualcosa. E’ la risposta che da Salvatore Zeno che come direbbe Jovanotti si sente “un ragazzo fortunato” e che considera importantissimo sviluppare un senso di giustizia, ma soprattutto di dignità. “Tutti – scrive – dobbiamo essere disposti a dedicare la nostra vita ad educare il prossimo”. (clicca qui per leggere l’elaborato)

Mariniello Lucia – Istituto Superiore Tilgher Ercolano

Il lavoro verte su: legalità e difficoltà di denunciare gli abusi sui minori. (clicca qui per vedere l’elaborato)

Maria Rosaria Zirpoli – Istituto Superiore Tilgher Ercolano

Clicca qui per leggere l’elaborato scritto dall’alunna V A Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto Adriano Tilgher.

Il servizio del Tg3 Campania del 16 maggio 2022

Altre foto della giornata

Buonajuto: “Mantenere alta l’asticella della legalità. Continuiamo la nostra battaglia contro il malaffare”

“Manteniamo alta l’asticella della legalità. Gli atti di bagarinaggio scoperti dai Carabinieri della locale tenenza all’ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio, dopo la denuncia da parte del Comune, deve farci riflettere. Ad Ercolano continuiamo a prestare la massima attenzione a qualsiasi fenomeno di illegalità. Non possiamo permetterci nessun passo indietro” – è quanto dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci con delega alla sicurezza, commentando la denuncia da parte dei carabinieri ai danni di un 54enne di Torre del Greco accusato di truffa.

“La promozione e la valorizzazione del nostro territorio passa anche attraverso il rispetto della legalità. Sconfiggiamo il disagio solo con una rivoluzione anche culturale. Stanno tornando i turisti in città dopo due anni di stop legati alla pandemia, non dobbiamo fallire questa occasione. Più turisti significa più servizi, più economia, ma deve significare anche maggiore attenzione da parte di tutti noi” – continua il primo cittadino.

“Dobbiamo continuare a lottare con tutte le nostre forze contro quel passato di camorra e ingiustizia. La politica e le istituzioni devono essere innanzitutto rigore morale. Noi siamo e dobbiamo essere un baluardo di legalità! Ma per fare questo ci vuole coraggio. Il coraggio di combattere il disagio e la povertà con la cultura e con il turismo per assicurare alle future generazioni una Ercolano migliore” – conclude Buonajuto.

Buonajuto: “Ercolano in prima linea nella lotta contro le mafie”

Il sindaco e vicepresidente Anci annuncia la partecipazione alla manifestazione di Libera del 21 marzo a Napoli

Il Comune di Ercolano lunedì 21 marzo parteciperà alla XXVII Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e in programma a Napoli. Ad annunciarlo il primo cittadino Ciro Buonajuto: “Ercolano è in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata. Partecipare alla manifestazione di Libera significa rinnovare ancora una volta il nostro fermo impegno contro le mafie. Perché le organizzazioni criminali si sconfiggono con l’impegno della magistratura e delle forze dell’ordine, con gli arresti e le condanne, ma anche con la memoria e l’impegno delle comunità a mantenere vivo il ricordo di quegli uomini, donne e bambini che hanno perso la vita a causa delle mafie”.

Alla manifestazione di Libera insieme al sindaco ci sarà anche una rappresentanza di studenti e associazioni: “In una città come Ercolano dobbiamo tenere bassa l’asticella e indignarci davanti ad ogni forma di criminalità. Non possiamo permettere che il passato ritorni. Il mio pensiero va come sempre a Salvatore Barbaro. Un ragazzo che non c’è più, ucciso 13 anni fa dalla camorra con 11 colpi di pistola, perché guidava lo stesso modello di auto del boss. Salvatore è una vittima innocente della criminalità organizzata ed anche per lui sfileremo per le strade di Napoli” – conclude il sindaco e vicepresidente Anci.

Antimafia – Anci in audizione, Buonajuto: “Comuni baluardo contro illegalità ma si acceleri sul tema dei controlli”

Il vicepresidente nazionale con delega a sicurezza e legalità ascoltato in Commissione sulla prevenzione e repressione delle attività criminali durante l’emergenza sanitaria. “La polizia locale abbia subito accesso al Ced interforze del Viminale. L’esperienza dei protocolli di legalità già avviata sul territorio modello da replicare”

“I sindaci hanno dimostrato di essere un baluardo di legalità e sicurezza di fronte al rischio di ingerenza della criminalità organizzata durante la pandemia, ora intendono continuare ad esserlo nella delicata fase di spesa dei fondi del Pnrr. Ma per farlo servono anche strumenti adeguati e bisogna soprattutto accelerare sulla velocità dei controlli: le Polizie locali devono poter accedere al Sistema Informativo del Casellario giudiziale, questione insoluta da tempo, favorendo il rafforzamento della collaborazione operativa tra Forze di polizia e Polizia Locale”. Lo ha sottolineato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci con delega a sicurezza e legalità, davanti la commissione parlamentare Antimafia impegnata in una serie di audizioni sul tema della prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria”.

“Se in fase di inserimento in banca dati un veicolo viene associato ad una persona, non è possibile effettuare il controllo in quanto legato ad un nominativo. Ciò – ha spiegato Buonajuto – con inevitabili ripercussioni anche per ciò che attiene i controlli finalizzati alla lotta alla criminalità organizzata”. Per questo motivo “la consultazione diretta dei dati è utile per i procedimenti amministrativi di competenza dei Comuni come, ad esempio, il rilascio delle licenze per il commercio, il pubblico esercizio, l’artigianato ma anche in qualità di stazioni appaltanti”.

Ma non è questa l’unica proposta operativa avanzata dall’Associazione che punta molto sulla diffusione dei cosiddetti protocolli di legalità. “Si tratta – ha evidenziato il delegato alla legalità – di accordi tra amministrazioni pubbliche e private che definiscono l’impegno comune finalizzato ad assicurare la legalità nei rapporti reciproci ed esterni”. Un’esperienza è già stata realizzata dal Comune di Rimini inerente per il settore ricettivo alberghiero, “utile a fornire segnalazioni qualificate e rendersi parte attiva nella segnalazione di casi critici, con un modello che potrebbe essere esteso alle altre attività produttive”, ha aggiunto Buonajuto.

Il sindaco di Ercolano ha poi posto l’accento sul rischio usura rilanciando l’allarme lanciato dal procuratore di Napoli Melillo sul rischio che la criminalità possa infiltrarsi nella gestione dei fondi Pnrr. “Dobbiamo evitare in tutti i modi che i gruppi criminali possano approfittare delle difficoltà delle famiglie, magari a saldare l’affitto o le bollette del gas al solo scopo di creare consenso sociale sostituendosi alle istituzioni”.

Infine, il vicepresidente Anci ha reiterato la richiesta di adeguate risorse umane e tecnologiche. “L’attenzione dei Comuni è costante nel monitorare i passaggi dal circuito dell’economia legale a quella illegale, ma su alcuni aspetti, come le autorizzazioni per le attività economiche e le Scia, bisogna spesso fare i conti con la carenza di personale e mezzi. Ci auguriamo – ha concluso – che dalle assunzioni ora possibili con il Pnrr, arrivino quei sostegni necessari alle amministrazioni per mantenere alto il livello dei controlli rispetto ai tentativi di infiltrazione criminale”.

Ercolano. Il Procuratore De Raho incontra il sindaco Buonajuto: “Fronte comune contro la criminalità”

Il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho ha incontrato questa mattina il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto.

Una lunga e cordiale chiacchierata tra il primo cittadino e il Procuratore durante la quale “abbiamo discusso di come la pandemia abbia portato con sé una maggiore evasione scolastica e creato nuove fasce di povertà – spiega il sindaco Buonajuto. Sono d’accordo con Cafiero de Raho quando sottolinea che i fondi del PNRR rappresentano l’ultima spiaggia per intervenire efficacemente sui territori e togliere spazio alla camorra. Ma bisogna fare fronte comune, perché la battaglia contro la criminalità organizzata si fa tutti insieme e mantenendo alta l’attenzione soprattutto in questo momento cruciale”.

Il Procuratore ha visitato la Villa Comunale e Palazzo di Città, al termine dell’incontro ha voluto ringraziare l’Amministrazione di Ercolano sottolineando “la capacità di innalzare il territorio, facendosi barriera contro la camorra e tutte le illegalità” – come si legge nella sua dedica sul libro degli ospiti illustri della città.

Buonajuto (Anci): “Sui fondi PNRR teniamo alta l’attenzione. I clan pronti a fare affari”

“Sui fondi del PNRR non possiamo permetterci di abbassare la guardia e l’allarme lanciato dal Procuratore di Napoli Melillo non può rimanere inascoltato. La criminalità organizzata è pronta a mettere le mani sui fondi del PNRR, tocca alle istituzioni collaborare per mettere in campo azioni efficaci per evitare che ciò avvenga. A Napoli e nel mezzogiorno rischiamo seriamente di rivivere lo scenario post-terremoto” – è quanto dichiara in una nota Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci con delega alla sicurezza e alla legalità.

L’allarme lanciato dal vertice della Procura di Napoli deve indurci ad aprire una seria riflessione, ma soprattutto ad agire. Il procuratore Melillo traccia un quadro preoccupante che potrebbe avere effetti devastanti ed invece di ridurre il divario infrastrutturale e di servizi tra il Mezzogiorno d’Italia e il resto dell’Europa, rischia di farci perdere l’ultima occasione che abbiamo. La velocità sugli interventi pongono un tema di rafforzamento sul monitoraggio di milioni di euro di finanziamenti erogati dalla comunità europea e la previsione dei centri di spesa e di controllo potrebbero metterci davanti ad un doppio rischio: che i soldi sbloccati per risollevare il Paese nel post-pandemia finiscano ad alimentare interessi criminali” – spiega Buonajuto richiamando le parole del Procuratore nel corso di un convegno a Napoli.

“La Campania ha già vissuto un’occasione di rilancio per certi versi analoga nel periodo del post-terremoto e sappiamo tutti come è andata: una ricorsa affannata al malaffare e con la criminalità organizzata che ha fatto man bassa di tutto e tutti. Non possiamo ripetere analoghi errori perché non possiamo permetterci di perdere questa occasione storica” – conclude il vicepresidente Anci.

Dopo aver sconfitto la camorra, la nostra sfida più grande è educare alla bellezza

Ad Ercolano abbiamo sconfitto la camorra, quella violenta, che seminava terrore e paura, oggi la nostra sfida più grande è sconfiggere la malavita del menefreghismo, del mancato rispetto del bene comune, educare alla bellezza. Nella serata di martedì 4 gennaio ad Ercolano, nella mia città, è accaduta una cosa che mi addolora tanto. Il monumento di Piazza Colonna e le panchine circostanti sono state imbrattate da vandali delinquenti. Non trovo altre parole per definire chi sfregia un monumento. Ma la cosa che mi addolora maggiormente e che i protagonisti di questo atto sono delle ragazzine e dei ragazzini che nonostante i richiami dei commercianti, hanno continuato nella loro azione.

Non c’è futuro senza cultura! Non c’è futuro senza memoria! Quei ragazzini e i loro genitori, ahimè, ignorano che quel monumento è tra i primi in Italia ad essere stati eretti per celebrare l’avvenuta Unità, che ha realizzarlo fu l’architetto Leonardo Filotico, sindaco della nostra città nel 1861, che proprio alle spalle di quella piazza stiamo facendo ogni sforzo, come Amministrazione, per realizzare la terrazza sugli scavi di via cortili – via mare, un luogo dalla straordinaria bellezza, ma anche dal forte significato simbolico, proprio lì veniva ucciso Salvatore Barbaro, vittima innocente della camorra. Un’opera pubblica che renderà più vivibile l’intera zona, oltre a rappresentare una ulteriore attrattiva turistica per Ercolano.

Qualcuno sicuramente si appellerà alla mancanza di controlli, ma non è pensabile una Ercolano con un poliziotto o un vigile ad ogni angolo. Questa volta le telecamere c’erano e ci permetteranno di denunciare i genitori, ma nonostante questo oggi ci ritroviamo con la colonna vandalizzata e deturpata ed è una vergogna. Serve che ognuno faccia la propria parte contro chi non ama la nostra città, la sporca, la deturpa e non ne rispetta le regole.

Ercolano dice no alla camorra

Passeggiata in città per sensibilizzare i commercianti. Uniti si sconfigge l’illegalità

A Natale la criminalità organizzata era tra i negozi di Ercolano a chiedere il pizzo, adesso ci sono le istituzioni, i vertici della magistratura e delle forze dell’ordine, la politica sana. Vogliamo raccontare ai nostri giovani che il passato di camorra è alle nostre spalle e il futuro di Ercolano sta nel turismo, nella cultura e nella legalità. E la giornata di oggi vuol essere di esempio per tutti perché uniti si sconfigge la malavita organizzata.

Oggi 9 dicembre, Giornata internazionale contro la corruzione, commemorata in riconoscimento della “Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione” firmata in Messico nel 2003, ad Ercolano siamo scesi in strada per dire no alla criminalità organizzata. L’abbiamo fatto tutti insieme, così come tutti insieme abbiamo voluto ringraziare il maresciallo capo dei Carabinieri, Angelo Disanto per l’impegno profuso nella lotta alle estorsioni e alla camorra.

Il mio intervento alla trasmissione radiofonica Che Giorno E’ in onda sulle frequenze di Radio1

RASSEGNA STAMPA E VIDEO

Tg3 Campania delle ore 14.00 del 9 dicembre 2021

Tg3 Rai ore 14.20 del 9 dicembre 2021

Ansa

Antiracket, una targa al maresciallo capo Disanto A Ercolano, uniti contro la camorra
09 Dicembre , 14:02 (ANSA) – ERCOLANO (NAPOLI), 09 DIC
– Una targa di riconoscimento al maresciallo capo dei Carabinieri, Angelo Disanto per l’impegno profuso nella lotta alle estorsioni e alla camorra è stata consegnata, questa mattina, dall’associazione Antiracket Fai e dal Comune di Ercolano nel corso di una cerimonia in Municipio – nel rispetto delle norme anticovid – alla presenza delle forze dell’ordine, di imprenditori e commercianti liberatisi dal giogo del racket. Disanto, oggi comandante di stazione a Gragnano, è stato in servizio alla caserma di Torre del Greco e ha contribuito a smantellare i due clan rivali Birra – Iacomino e Ascione -Papale che, negli anni dal 2006 al 2010, con attività illecite ed estorsioni hanno messo in ginocchio il commercio, insanguinando le strade della città degli Scavi con ferimenti e agguati mortali. A consegnare la targa il sindaco Ciro Buonajuto e il presidente dell’antiracket di Ercolano, Pasquale del Prete. ”Ringrazio l’Arma dei Carabinieri che mi ha dato la possibilità di ricevere questa bellissima targa, il coronamento di tanti anni di lavoro dove l’Arma è stata vicina ai commercianti” ha detto Disanto ”e il risultato che abbiamo ottenuto lo dobbiamo soprattutto al coraggio dei commercianti che hanno denunciato decine e decine di camorristi, all’associazione antiracket, alle istituzioni tra le quali il Comune e alla magistratura che ci è stata vicina coordinandoci in maniera ineccepibile”. A prendere la parola il Console generale degli Usa a Napoli Mary Avery: ”Il governo degli Usa è impegnato a fornire il proprio supporto all’Italia, alle forze dell’ordine e alla magistratura nella lotta al crimine organizzato. Siamo consapevoli che le amministrazioni locali necessitano di maggiore supporto perché sono in prima linea in questa lotta. Il Sud Italia in particolar modo ha offerto un contributo straordinario in questa lotta attraverso esempi di grandi uomini e donne e il riconoscimento di questa mattina ne è uno splendido esempio”. A portare un saluto anche il procuratore aggiunto alla Procura di Napoli Pier Paolo Filippelli impegnato in quegli anni sul versante vesuviano, Nino Daniele ex sindaco di Ercolano, Luigi Ferrucci presidente nazionale Fai, l’assessore regionale alla Legalità, Mario Morcone, il col. Pantalone Grimaldi, comandante del gruppo Carabinieri di Torre Annunziata Un secondo momento della mattinata è stato scandito dalla passeggiata antiracket tra i negozi al corso Resina: ”A Natale la criminalità organizzata era tra i negozi a chiedere il pizzo, adesso ci sono le istituzioni, i vertici della magistratura e delle forze dell’ordine, la politica sana” ha detto il sindaco ”Vogliamo raccontare ai nostri giovani che il passato di camorra è alle nostre spalle e il futuro di Ercolano sta nel turismo, nella cultura e nella legalità. E la giornata di oggi vuol essere di esempio per tutti perché uniti si sconfigge la malavita organizzata”. Agli esercenti i soci dell’Antiracket hanno ricordato il valore della denuncia, consegnando volantini con il numero di telefono della Fai (081 – 5519555) istituito per ricevere richieste di aiuto. “Vorrei esprimere il mio plauso all’iniziativa. La legalità per me è il primo parametro da cui partire per immaginare lo sviluppo socio-economico e culturale di un territorio. Ercolano sa bene che questa rappresenta la condizione sine qua non per sfruttare nel migliore dei modi la grande opportunità che arriverà dal PNRR” ha dichiarato Alessandro Di Ruocco, presidente dei Giovani Industriali di Napoli. (ANSA)

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