Ercolano, il sindaco Buonajuto riceve il Prefetto Valentini: sicurezza e beni confiscati al centro dell’incontro

Un maggiore coordinamento interforze, implementare il più possibile il sistema di videosorveglianza per garantire un maggiore controllo del territorio, ma anche un utilizzo corretto dei beni confiscati e procedere speditamente rispetto ai manufatti abusivi da abbattere. Sono questi alcuni dei temi toccati nel lungo colloquio, oltre quaranta minuti, che il Prefetto di Napoli, S.E. dottor Marco Valentini, ha intrattenuto con il sindaco di Ercolano, avvocato Ciro Buonajuto, nel corso della visita istituzionale al comune vesuviano.

Un incontro cordiale, quello tenutosi nella stanza del sindaco alla presenza, tra gli altri, della responsabile degli Enti Locali della prefettura, la dottoressa Anna Nigro, dei vertici locali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, del vicesindaco Luigi Luciani e del presidente del consiglio comunale, Luigi Simeone.

“Una lunga e piacevole chiacchierata, durante la quale abbiamo toccato vari temi legati alla sicurezza del territorio. Ho avuto modo di illustrare a S.E. il Prefetto tutte le iniziative messe in campo nel corso di questi anni per affermare la legalità sul territorio di Ercolano, penso a quanto abbiamo fatto per migliorare la videosorveglianza, grazie ad un project financing che ci permetterà a breve di implementare ancora di più la presenza di telecamere in città, in particolar modo nelle aree adiacenti agli istituti scolastici. Un progetto realizzato con fondi comunali e che sarà utile in un’ottica di azione di collaborazione tra tutte le forze dell’ordine. Una sinergia che è già in atto da tempo” – ha dichiarato il sindaco Ciro Buonajuto.

Nel corso del colloquio, sono stati affrontati anche altri temi “come l’utilizzo corretto dei beni confiscati. Al Prefetto abbiamo avuto modo di illustrare il nostro prossimo progetto, ovvero l’acquisizione al patrimonio comunale di un altro bene confiscato, utilizzato come deposito dalle varie ditte che nel corso del tempo si sono occupate della raccolta dei rifiuti sul territorio di Ercolano. E’ intenzione della nostra Amministrazione continuare ad utilizzare quel bene con la medesima finalità, con la differenza che dove prima i soldi li incassava la camorra, adesso finiscono nelle casse del Comune e possono essere utilizzati per il bene pubblico. Inoltre ha accolto con favore i due progetti che, grazie ai fondi del Pon Legalità, abbiamo realizzato nei due immobili presenti a via Marconi e Corso Resina e che avranno una finalità culturale, sociale e di integrazione e che verranno affidati nei prossimi giorni” – conclude il primo cittadino.

La giornata in città del Prefetto è poi continuata con la visita alla Caserma dei Carabinieri e al Parco Archeologico di Ercolano.

Ad Ercolano il progetto IntegraSociaLab in due beni confiscati alla criminalità organizzata

“Investiamo in cultura perché in questo momento l’istruzione è l’arma più potente che abbiamo a disposizione per un riscatto da questa difficile situazione. Ad Ercolano due beni appartenuti per decenni alla malavita organizzata saranno sedi di cultura, formazione e anche speranza” – è quanto dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, per annunciare la nascita del progetto IntegraSociaLab, realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Legalità 2014-2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale.

Il progetto che mira a favorire l’integrazione di migranti nella comunità locale mediante attività di inclusione sociale con il riutilizzo di due beni confiscati alla camorra nella città di Ercolano.

In un appartamento che fu del boss Giovanni Birra, sul tratto di Corso Resina, e che oggi ospita anche l’emittente radiofonica “Radio Siani”, è stato realizzato un laboratorio tecnologico e un’agenzia di comunicazione, in cui le fasce deboli svolgono attività sociali e si formano sulle nuove tecnologie.

Un FAB LAB tecnologico, luogo di integrazione e di opportunità, di formazione, di diffusione di cultura paritaria e di uguaglianza. In Via Marconi, invece, in quello che era un appartamento del boss Costantino Iacomino è stato realizzato un laboratorio didattico di e-learning per l’inclusione sociale e culturale e per l’avviamento al lavoro e alla formazione.

“I due immobili confiscati, in sinergia tra loro, acquistano così un nuovo e forte significato simbolico rappresentando allo stesso tempo un luogo sicuro in cui imparare; ed un centro di integrazione sociale, culturale, linguistica e lavorativa in cui impegnarsi. Ad Ercolano abbiamo accettato questa sfida. Ovvero guardare al futuro, senza mai dimenticare il nostro passato” – conclude il sindaco.

“Questa operazione è il primo tassello di un più ampio lavoro che questa amministrazione ha come obiettivo principale. L’idea è quella di trasformare spazi inattivi, un tempo sede di attività malavitose, in luoghi di aggregazione virtuosa, formazione e cultura” – è quanto dichiara Luigi Luciani, vicesindaco del Comune di Ercolano.

I due beni saranno assegnati in concessione d’uso a titolo gratuito.