Giovedì 3 marzo la cerimonia di intitolazione dello spazio antistante l’ingresso del Cimitero alle vittime dell’incidente avvenuto nel 1944

Sarà intitolato alla memoria delle vittime del disastro ferroviario di Balvano, lo spazio antistante l’ingresso del Cimitero di Ercolano. La cerimonia di intitolazione avverrà nel pomeriggio di giovedì 3 marzo alle ore 16.00. Nel giorno in cui ricorre il 78esimo anniversario della strage, che costò la vita a 600 persone che viaggiavano su un treno merci lungo la tratta Napoli-Potenza, l’Amministrazione guidata dal sindaco Ciro Buonajuto intitolerà la piazza alla memoria di quegli uomini, donne, bambini, soldati e macchinisti che andarono incontro alla morte.

“Proprio in questi giorni caratterizzati da venti di guerra, da immagini di dolore che mai avremmo voluto vedere, dalla sofferenza del popolo ucraino, dobbiamo interrogarci sull’importanza di fare tesoro di quanto accaduto in passato per non ripetere gli stessi errori. Ercolano vuole ricordare uno dei più gravi disastri ferroviari del Novecento, quello avvenuto a Balvano, in provincia di Potenza il 3 marzo del 1944. La strage dimenticata della fame. Oltre 600 le persone morte, quasi tutti campani, 82 erano di Ercolano, rimaste bloccate per ore nel cuore della notte in una delle tante gallerie della tratta Napoli-Potenza, a bordo di un treno merci. Gente sopravvissuta ai bombardamenti, ma che proprio a causa della guerra erano su un treno merci, per raggiungere una città, un villaggio per barattare qualcosa in cambio di cibo” – spiega il sindaco Ciro Buonajuto.

“Ricordare è un dovere, dal 2017 c’è anche una lapide nel cimitero che ricorda l’accaduto e anche se di anno in anno diminuiscono le persone che hanno memoria diretta di quei giorni, è nostro compito portare avanti il ricordo di una immane tragedia. Affinché non si ripeta più” – spiega il vicesindaco Luigi Luciani.

Alla intitolazione prenderanno parte oltre al sindaco Ciro Buonajuto e al vicesindaco Luigi Luciani anche una rappresentanza dei familiari delle vittime, le autorità civili, militari e religiose della città. La cerimonia si terrà nel rispetto della normativa anticovid.

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