ERCOLANO. Tutta la città mobilitata per sostenere la candidatura a Capitale Italiana della Cultura, che sarà assegnata dal ministero dei Beni culturali a fine ottobre. Alla presentazione ieri nel Centro di produzione della Rai di Napoli, infatti, oltre a coloro che hanno lavorato al dossier inviato al ministero, c’erano decine di rappresentanti di associazioni, consiglieri comunali, esponenti della giunta guidata dal sindaco Ciro Buonajuto.
Festival dell’Archeologia, palazzi del centro trasformati in un unico grande albergo diffuso, una mostra d’arte imper niata intomo a un’opera di Caravaggio proveniente da una collezione privata degli Stati Uniti, il G8 della Cultura: sono alcuni dei grandi eventi intorno ai quali ruotano iniziative permanenti come laboratori presenti nelle varie zone della città. Un programma che, come hanno sottolineato tutti i componenti della cabina di regia composta da Comune, Hcp, Forum dei Giovani, Pro Loco, Unione Industriali ed Ente Ville Vesuviane, è nato da centinaia di proposte di associazioni e cittadini.
«Nel corso della sua storia, Ercolano ha rappresentato ima metafora per tutto il meridione, che dalle sue catastrofi e dalle sue criticità ha fatto nascere nuova creatività e nuova vita – gli onori di casa del direttore della Rai di Napoli, Francesco Pinto -. Il riconoscimento del titolo di Capitale sarebbe un segnale importate per tutto il Sud che vuole emergere e uscire dalla condizione di disagio». Su come la città si sia unita intorno a questo progetto e al sogno di diventare Capitale della Cultura si sofferma il sindaco Buonajuto: «In questa settimana ho fatto gli auguri di buon anno scolastico in tutte le scuole e ho scoperto che all’estemo degli istituti ci sono i banner di Ercolano Capitale e fuori a ogni classe c’è il simbolo della nostra candidatura, I ragazzi ei bambini di Ercolano sanno tutto della nostra sfida: è già questa la nostra vittoria – commenta il primo cittadino in carica dal giugno scorso, pochi giorni prima della comunicazione dell’entrata di Ercolano tra le dieci finaliste m carica per il titolo insieme ad Aquileia, Como, Pisa, Parma, Pistoia, Mantova, Taranto, Terni e Spoleto -. Il nostro progetto è semplice: coinvolgere l’intera comunità cittadinain questo anno straordinario e pensare eventi che possano lasciare traccia sul territorio ed essere ripetute negli anni successivi. La rigenerazione urbana non è solo negli interventi materiali, ma anche in quelli sulla mentalità di una popolazione che merita il riscatto e il riscatto può arrivare dal patrimonio enorme che abbiamo».
Tra i sostenitori del progetto di Ercolano Capitale anche l’Unione industriali, attraverso il contributo della sezione Editoria Cultura e Spettacolo: «Esprimiamo sul territorio il nostro entusiasmo verso iniziative capad di proiettare in avanti la comunità – dice il direttore generale Pietro Ugnola -. Ercolano è uno splendido esempio m cui una comunione di idee può creare l’opportunità per costruire condizioni di sviluppo: Ercolano può diventare un esempio e pernoiè un dovere esserle accanto m questa sfida».
Un ulteriore testimonianza della compattezza della città intomo a questo progetto era stato dato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale che ha approvato all’unanimità le linee strategiche contenute nel dossier: «Remare tutti nella stessa direzione è l’unica condizione per intraprendere la strada dello sviluppo. In questi giorni, siamo in piena attività per incontrare ed ascoltare i suggerimenti di imprenditori e operatori del territorio – confida il presidente della Commissione Cultura Luigi Luciani -. La valorizzazione elamessa a sistema del nostro patrimonio saranno il nostro principale volano di sviluppo per i prossimi anni».

di Francesco Catalano
Articolo tratto da “Il Mattino” ed. 19/09/2015

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