Buonajuto: “Stiamo facendo il massimo per riaprire via Cuparella e per consentire l’accesso alla scuola”

Dopo l’ordinanza di chiusura della strada, stamani il sindaco di Ercolano ha incontrato una delegazione di genitori

“Stiamo facendo il massimo per riaprire via Cuparella e consentire ai nostri bambini di entrare a scuola da Corso Resina” – è quanto ha dichiarato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci a margine dell’incontro avuto con un gruppo di mamme degli alunni della Iovino-Scotellaro.

“Facciamo un po’ di chiarezza: non c’è nessuna intenzione, da parte dell’Amministrazione Comunale, di chiudere la scuola di via Cuparella. La Iovino-Scotellaro è, per quel quartiere, un presidio di legalità e di cultura indispensabile. Come sapete, ho dovuto firmare una ordinanza di chiusura pedonale e veicolare dell’ingresso di via Cuparella – da e per Corso Resina – a causa delle condizioni pericolanti di Palazzo Tarascone (e del menefreghismo dei proprietari)” – continua il primo cittadino.

“È chiaro a tutti che il Comune non può usare denaro pubblico per mettere in sicurezza una proprietà privata. A tal proposito abbiamo già avviato, con gli uffici comunali preposti, le procedure per le verifiche della staticità e della sicurezza del palazzo al fine di arrivare in tempi ragionevoli alla riapertura della strada e il rimborso dei soldi che la città sarà costretta a spendere verrà chiesto ai proprietari. Una procedura che richiederà richiederà circa 40 giorni. Nell’attesa stiamo studiando percorsi pedonali e veicolari alternativi per raggiungere l’istituto scolastico” – spiega il sindaco.

“Intensificheremo anche la presenza dei Vigili Urbani negli orari di ingresso e di uscita per rendere più scorrevole il traffico e più sicuro il transito dei bambini. In attesa che a breve si porti a termine il progetto che prevede il congiungimento da Corso Resina a Via Cuparella, attraverso Vico Cianci. Lavoriamo, tutti insieme, per garantire ai nostri alunni una scuola sicura e funzionante!” – conclude Ciro Buonajuto.

Buonajuto: “Il Comune di Ercolano sempre più luogo di inclusione e integrazione, altri 14 giovani diversamente abili a lavoro”

Continuano i progetti di Garanzia Giovani, ora sono in tutto 20 i tirocinanti impiegati nei vari uffici comunali

C’è chi lavorerà al settore politiche sociali, chi sarà di supporto all’ufficio tecnico e all’ufficio anagrafe, ma anche chi andrà ad implementare l’organico dell’ufficio giardini. Sono in tutto 20 i giovani tirocinanti diversamente abili impegnati in un percorso formativo della durata di un anno presso gli uffici del Comune di Ercolano.

“Un’altra promessa mantenuta. Dopo i primi 6 ragazzi entrati in organico lo scorso maggio, da questa mattina altri 14 ragazzi saranno impiegati per un anno negli uffici comunali. Continuiamo insieme a scrivere pagine di integrazione dando forma e sostanza ad una straordinaria esperienza che sono sicuro arricchirà non solo i ragazzi, ma anche tutti quanti noi. Grazie al progetto di Garanzia Giovani portiamo avanti un’esperienza di cittadinanza attiva, potendo contare su un programma di inclusione reale che garantisce le medesime possibilità di accesso degli altri ragazzi” – spiega Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci.

Boom di presenze ad Ercolano. Buonajuto: “Turismo e cultura traino della nostra economia”

Oltre centocinquantamila presenze in città nel mese di agosto. Strutture ricettive piene. Segnale incoraggiante.

“Sono state oltre centocinquantamila le presenze registrate solo nel mese di agosto ad Ercolano. Un dato incoraggiante e in linea con quanto già avevamo registrato a partire dalla scorsa primavera. Numeri importanti che ci fanno ben sperare anche per i prossimi mesi. La cultura e il turismo rappresentano il termometro per migliorare la qualità della vita della nostra comunità e se sempre più turisti decidono non solo di visitare il Parco Archeologico, le ville del Miglio d’Oro e il Vesuvio, ma anche di pernottare e soggiornare in città significa che la qualità dell’offerta è in linea con gli standard del mercato” – è quanto dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e coordinatore Italia Viva Campania.

“Nel mese di agosto circa 50mila sono stati i turisti che hanno visitato gli scavi, e centomila gli ingressi registrati al Vesuvio. Tante anche le persone che hanno partecipato alla festa di Pugliano e alle altre iniziative di Ferragosto. Sold out anche le strutture ricettive con tutti i b&b pieni. Ercolano ha saputo ben rispondere alla ripartenza del turismo dopo gli anni bui della pandemia. Dati incoraggianti e che ci inducono a migliorare sempre di più la qualità dei nostri servizi. Non ci nascondiamo dietro un dito, restano ancora delle criticità e stiamo già lavorando per risolverle” – spiega il primo cittadino e vicepresidente nazionale dell’Anci.

Intanto continuano anche gli eventi in città: “Proseguono le iniziative per tutto il mese di settembre al Parco Archeologico, così come a Villa Campolieto location del Festival delle Ville Vesuviane, con tanti appuntamenti di qualità e che rappresenta un’altra straordinaria opportunità per vivere la nostra città. Senza dimenticare le prossime iniziative del FAI e riproporremo anche la giornata del trekking urbano. Puntiamo in questo modo ad allungare ancora di più la nostra stagione turistica” – conclude Ciro Buonajuto.

Buonajuto: “Scuola Materna, dalla Cisl posizione strumentale e demagogica”

“I sindacalisti Cisl hanno la memoria corta! È strano che la sigla sindacale abbia dimenticato che la decisione di chiudere la scuola materna comunale sia stata concertata e frutto di una attenta e lunga discussione in sede di piano di riequilibrio che ha coinvolto anche tutti i sindacati. La Cisl tra l’altro era rappresentata dal segretario provinciale Manfredi” – commenta Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente Nazionale dell’Anci. 

“È vero che a Ercolano ci sono tanti bambini, ma è anche vero che le scuole sul territorio sono in numero maggiore rispetto agli iscritti. Tenere aperta questa scuola comportava un costo enorme per l’intera comunità ed ora non si può tornare indietro, e la Cisl lo sa bene. Si tratta di una polemica strumentale, anche perché il piano di riequilibrio è stato già approvato da consiglio comunale e dal Ministero. Forse tali esternazioni rappresentano solo la necessità di non perdere consenso? Un buon politico e un buon sindacalista guardano sempre alle prossime generazioni, non certo alle prossime elezioni” – conclude il sindaco.

Buonajuto: “Le lettere anonime non ci fanno paura, denunciamo e andiamo avanti!”

Ancora lettere anonime indirizzate al Sindaco di Ercolano, che sono state prontamente denunciate alle autorità competenti.

Per il primo cittadino Ciro Buonajuto: “Ci hanno rotto le scatole, non hanno ancora capito che andremo sempre a denunciarli, anche se non sono minacce. Non comprendo quale progetto ci sia dietro questi atti, ma noi andiamo avanti nel nostro progetto di cambiamento della città. L’amministrazione comunale di Ercolano è da sempre aperta al dialogo e al confronto e non abbiamo nessuna intenzione di relazionarci con ignoti che non hanno il coraggio di esporsi. Un atteggiamento che condanniamo e che abbiamo prontamente denunciato alle forze dell’ordine. Voglio ricordare a tutti che le porte del Comune sono sempre aperte ai cittadini, quindi chiunque avesse bisogno di presentare istanze o segnalazioni può tranquillamente farlo negli orari di apertura degli uffici oppure inviando comunicazioni scritte, tramite posta ordinaria, mail o pec, in piena libertà e firmandosi col proprio nome senza celarsi dietro l’anonimato o peggio ancora dietro false generalità”.

Buonajuto: “Pnrr a rischio nel Sud e con l’inflazione aumenta anche il divario con il Nord”

Per il vicepresidente Anci: “Preoccupanti i dati emersi dal rapporto 2022 dello Svimez, bisogna invertire la tendenza e continuare su linea Draghi”

“Il Pnnr è a rischio nel Mezzogiorno, se non invertiamo la tendenza e acceleriamo falliremo l’obiettivo 2022 e con l’aumento dell’inflazione il divario con il Nord continua ad aumentare. Per questo bisogna ripartire subito dall’agenda Draghi” – è il grido d’allarme lanciato da Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci.  

“Quanto emerge dalle anticipazioni del Rapporto 2022 dello Svimez è preoccupante. Ho sempre ribadito che gli Enti Locali, in particolar modo quelli del Mezzogiorno, avrebbero sofferto, se non invertiamo subito la tendenza e non acceleriamo le procedure rischiamo seriamente di non portare a casa il risultato. I dati Svimez certificano che nei comuni del Sud si impiega mediamente circa 450 giorni in più per portare a compimento la realizzazione delle infrastrutture sociali. In pratica se gli investimenti del Pnrr in infrastrutture sociali nel Sud non saranno avviati al massimo entro fine ottobre 2022 non riusciremo a chiudere il cantiere entro la conclusione del Piano previsto per agosto 2026” – spiega Buonajuto.

Per l’esponente di Italia Viva: “A questo bisogna aggiungere anche un altro aspetto preoccupante: l’aumento dell’inflazione e della crisi in Ucraina che sta avendo i suoi effetti negativi sui consumi e questo aumenta il divario Nord-Sud. Il Mezzogiorno potrebbe registrare un punto in meno di crescita. E tutto questo è stato favorito anche dall’instabilità politica. Continuare a sostenere l’agenda Draghi è prioritario per evitare il peggio”.

Minacce amministratori – Buonajuto: “Le minacce passano anche dai social media, cruciale investire in formazione”

Il vicepresidente e delegato a Sicurezza e Legalità ha partecipato al Viminale alla riunione dell’Osservatorio sugli atti intimidatori nei confronti dei sindaci. “Bene la ripartizione in Stato Città del Fondo di promozione della legalità e per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali”

“Nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso semestre del 2021 i sindaci si confermano come gli amministratori direttamente più colpiti dalle intimidazioni anche se si e’ registrato un calo complessivo del 18,7% degli episodi di intimidazione, passati a 300 da 369, pur concentrandosi sempre nelle stesse Regioni. Rispetto al passato, le minacce veicolate tramite social network sono pari alle piu’ tradizionali missive, 46 casi per ciascun modus operandi di cui 21 mediante facebook. Tra le classiche modalità di esecuzione, si registrano i danneggiamenti dei beni pubblici/privati (79 casi = 26,3%) le scritte sui muri/imbrattamenti (41 casi = 13,7%), le aggressioni verbali (35 casi = 11,7%), l’utilizzo di materiali/liquidi incendiari (19 casi = 6,3%), le aggressioni fisiche (14 casi = 4,7%), le intrusioni/effrazioni (9 casi = 3%), l’invio di bossoli/proiettili (5 casi = 1,7%), l’invio di parti di animali (3 casi = 1%), l’uso di tv/radio/stampa (2 casi = 0,7%) e l’utilizzo di armi/ordigni/esplosivi (1 caso = 0,3%), mentre la modalità intimidatoria dei danneggiamenti risulta la più frequente con un aumento del +6,8% (da 74 a 79 casi)”. Lo ha evidenziato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, vicepresidente Anci e delegato a Sicurezza e Legalità che ha partecipato al Viminale alla riunione dell’Osservatorio sugli atti intimidatori nei confronti dei sindaci, alla presenza della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

“Dai dati diffusi oggi dal Ministero emerge che il fenomeno – spiega il vicepresidente – ha sempre di più una valenza culturale. I cittadini considerano sempre più i sindaci responsabili di ogni situazione locale e sfogano verso di loro il malcontento suscitato da una decisione amministrativa, da un disagio sociale o per casi di violenza “politica” o anche casi strettamente legati al tema dell’immigrazione e all’accoglienza dei rifugiati”.

Ma proprio perché il fenomeno va combattuto sul piano culturale, per Bonajuto è importante che il Ministero dell’Interno, accogliendo la proposta dell’Anci, abbia disposto lo scorso giugno il Decreto di riparto del Fondo iniziative di promozione della legalità e per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali. “Ogni Comune riceverà i fondi in base al numero di minacce subite e in relazione alla dimensione territoriale ma la cosa importante – osserva – è che ogni amministrazione potrà utilizzarli in autonomia attraverso un’apposita delibera di giunta. Ad Ercolano li useremo per esempio per sensibilizzare i giovani nelle scuole, proseguendo un percorso formativo essenziale per le nuove generazioni e favorendo la partecipazione alla democrazia locale”.

“Ho inoltre ribadito alla Ministra – ha aggiunto Buonajuto – la necessità che si prosegua su questo versante della formazione, anche alla luce dell’inasprimento delle pene previste per chi minaccia sindaci e amministratori locali secondo quanto previsto dalla legge 3 luglio 2017, n. 105. Non è possibile che dei reati restino impuniti ed è necessario che l’autorità giudiziaria intervenga individuando i responsabili. Il mondo dei social network, ad esempio, viene percepito ancora come una sorta di Far West dove tutto è possibile, anche grazie ad una accessibilità diretta agli amministratori locali. Anche in questo canale vanno perseguiti i responsabili oltre che potenziare le attività di sensibilizzazione e informazione. Dobbiamo capire che dietro lo schermo di un computer vi sono sempre delle persone che vanno rispettate in quanto tali, oltre che nel loro ruolo istituzionali di responsabile della gestione delle comunità”, ha concluso il vicepresidente Anci.

Recuperata la Madonna del Pescatore dal Santuario sottomarino di Ercolano

Per la prima volta la statua è stata portata al Molo Borbonico. Parte l’intervento di restauro

Una piccola folla di curiosi ha assistito all’arrivo, per la prima volta nella storia, al Molo Borbonico di Ercolano della Madonna del Pescatore e del Subacqueo. La statua, grazie ai palombari del Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare, è stata recuperata nel primo pomeriggio del 12 luglio dal Santuario sottomarino che si trova sul fondale a largo di Punta Quattroventi.

Sul Molo Borbonico ad attendere la statua, insieme ai bagnanti, il sindaco Ciro Buonajuto, il vicesindaco Luigi Luciani, l’assessore con delega alle Tradizioni Religiose, Mariarca Cascone, e il Comandante della base della Marina Militare di Napoli, Aniello Cuciniello.  

La statua in queste settimane sarà sottoposta ad una serie di interventi di pulizia e restauro in vista della Festa della Madonna del Pescatore e del Subacqueo che come da tradizione si terrà la terza domenica del mese di settembre.

“Il recupero della Madonna del Pescatore rinsalda sempre di più quel connubio che unisce la città di Ercolano e il Mare. E’ stato un momento particolarmente emozionante. Voglio ringraziare, a nome di tutta la cittadinanza, i subacquei della Marina Militare per aver risposto al nostro invito. Ora la statua sarà restaurata e ripulita in vista della Festa della Madonna del Pescatore e del Subacqueo in programma il 18 settembre. Una delle tradizioni più sentite della nostra comunità insieme alla Festa di Pugliano. Non è un caso che le due festività religiose della nostra città sono legate al mare” – è quanto dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci.

Ercolano. Via libera ai parcheggi temporanei

Approvata la delibera che permetterà ai privati di realizzare aree di sosta per un massimo di 120 giorni

Aumentare il numero dei posti auto sul territorio di Ercolano, per venire incontro alla carenza di aree parcheggio e favorire l’iniziativa privata. Con questo intento la giunta comunale della città degli Scavi guidata dal primo cittadino Ciro Buonajuto ha deliberato, su proposta dell’assessore alla viabilità Gioacchino Acampora, un atto con il quale sarà possibile realizzare aree di sosta a pagamento, su proprietà private, gestite dai per un massimo di 120 giorni.

“Con questo provvedimento vogliamo dare una risposta concreta e immediata alla cittadinanza. Troppo spesso ci lamentiamo della mancanza di parcheggi, ma al contempo in città ci sono tante aree che potrebbero essere adibite per la sosta delle vetture. In pratica qualsiasi cittadino, anche senza partita IVA, potrà, attraverso la compilazione di una SCIA da inviare via pec al Suap, chiedere al Comune di realizzare e gestire un’area di sosta per le auto per una durata di 120 giorni solari” – spiegano Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci; e Gioacchino Acampora, assessore con delega alla viabilità.

Nella delibera approvata dal Comune di Ercolano si prevede, infatti, che l’area deve essere all’aperto e non deve ricadere nei confini del Parco Nazionale del Vesuvio; non deve essere realizzata alcun tipo di opera neppure a carattere temporaneo (movimentazione terreni, terrazzamenti, reti impiantistiche elettriche, idriche e fognarie) tali da comportare la modifica dell’assetto urbanistico ed edilizio dell’area; l’attività non può superare i 120 giorni in un anno; che non c’è bisogno di essere titolari di una partita IVA, ma che ogni sosta dovrà essere registrata con un’apposita ricevuta dove saranno annotate data, ora, targa e modello dell’auto; che il parcheggio può essere attivo dalle ore 8.00 alle ore 24.00 e che la tariffa oraria è di 1 euro.

Inoltre l’area parcheggio deve disporre di uno stallo per disabili ogni 20 posti auto e di un estintore a carrello ogni 100 posti, oltre ai contenitori della raccolta differenziata. Il modello di SCIA rintracciabile sul sito internet del Comune di Ercolano dovrà essere inviato debitamente compilato e sottoscritto, insieme alla documentazione richiesta, via pec all’indirizzo suap.ercolano@pec.it.  

Buonajuto: “Trasferire al Giudice di Pace di Barra le competenze sulle controversie di Ercolano”

Il sindaco scrive al Ministro Cartabia: “Facilitare l’accesso alla giustizia dei cittadini ercolanesi”

Trasferire all’ufficio Territoriale del Giudice di Pace di Barra le controversie che riguardano il territorio di Ercolano, è quanto chiede il primo cittadino Ciro Buonajuto in una missiva indirizzata al Ministro della Giustizia Marta Cartabia. “Attualmente la competenza ricade in capo all’ufficio del Giudice di Pace di Napoli, generando una incongrua distribuzione – fa notate il vicepresidente nazionale dell’Anci, raccogliendo le sollecitazioni arrivate dall’ordine degli avvocati di Napoli, che in una lettera a firma del presidente, avvocato Antonio Tafuri, aveva sollevato la questione.

“Il trasferimento a Barra renderebbe ai cittadini di Ercolano molto più vicino l’accesso alla Giustizia, faciliterebbe e agevolerebbe il lavoro degli avvocati, oltre a velocizzare i tempi della giustizia” – spiega Buonajuto.

Una richiesta di intervento al Ministro Cartabia che arriva anche da Teresa Solaro, avvocato e consigliere comunale di Ercolano: “Una situazione paradossale basti pensare che le cause inerenti il comune di San Giorgio a Cremano e i quartieri di San Giovanni e Barra sono discusse nell’ufficio di Barra territori che devono essere attraversati per raggiungere gli uffici territoriali di Napoli, che devono fare i conti con mancanza di organico con appena 50 giudici di pace sui 250 previsti. Il tutto genera disorganizzazione e enormi lungaggini, mentre di contro l’ufficio di Barra potrebbe tranquillamente assorbire il carico di lavoro” – conclude la consigliera comunale.