Il vicepresidente nazionale con delega a sicurezza e legalità ascoltato in Commissione sulla prevenzione e repressione delle attività criminali durante l’emergenza sanitaria. “La polizia locale abbia subito accesso al Ced interforze del Viminale. L’esperienza dei protocolli di legalità già avviata sul territorio modello da replicare”
“I sindaci hanno dimostrato di essere un baluardo di legalità e sicurezza di fronte al rischio di ingerenza della criminalità organizzata durante la pandemia, ora intendono continuare ad esserlo nella delicata fase di spesa dei fondi del Pnrr. Ma per farlo servono anche strumenti adeguati e bisogna soprattutto accelerare sulla velocità dei controlli: le Polizie locali devono poter accedere al Sistema Informativo del Casellario giudiziale, questione insoluta da tempo, favorendo il rafforzamento della collaborazione operativa tra Forze di polizia e Polizia Locale”. Lo ha sottolineato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci con delega a sicurezza e legalità, davanti la commissione parlamentare Antimafia impegnata in una serie di audizioni sul tema della prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria”.
“Se in fase di inserimento in banca dati un veicolo viene associato ad una persona, non è possibile effettuare il controllo in quanto legato ad un nominativo. Ciò – ha spiegato Buonajuto – con inevitabili ripercussioni anche per ciò che attiene i controlli finalizzati alla lotta alla criminalità organizzata”. Per questo motivo “la consultazione diretta dei dati è utile per i procedimenti amministrativi di competenza dei Comuni come, ad esempio, il rilascio delle licenze per il commercio, il pubblico esercizio, l’artigianato ma anche in qualità di stazioni appaltanti”.
Ma non è questa l’unica proposta operativa avanzata dall’Associazione che punta molto sulla diffusione dei cosiddetti protocolli di legalità. “Si tratta – ha evidenziato il delegato alla legalità – di accordi tra amministrazioni pubbliche e private che definiscono l’impegno comune finalizzato ad assicurare la legalità nei rapporti reciproci ed esterni”. Un’esperienza è già stata realizzata dal Comune di Rimini inerente per il settore ricettivo alberghiero, “utile a fornire segnalazioni qualificate e rendersi parte attiva nella segnalazione di casi critici, con un modello che potrebbe essere esteso alle altre attività produttive”, ha aggiunto Buonajuto.
Il sindaco di Ercolano ha poi posto l’accento sul rischio usura rilanciando l’allarme lanciato dal procuratore di Napoli Melillo sul rischio che la criminalità possa infiltrarsi nella gestione dei fondi Pnrr. “Dobbiamo evitare in tutti i modi che i gruppi criminali possano approfittare delle difficoltà delle famiglie, magari a saldare l’affitto o le bollette del gas al solo scopo di creare consenso sociale sostituendosi alle istituzioni”.
Infine, il vicepresidente Anci ha reiterato la richiesta di adeguate risorse umane e tecnologiche. “L’attenzione dei Comuni è costante nel monitorare i passaggi dal circuito dell’economia legale a quella illegale, ma su alcuni aspetti, come le autorizzazioni per le attività economiche e le Scia, bisogna spesso fare i conti con la carenza di personale e mezzi. Ci auguriamo – ha concluso – che dalle assunzioni ora possibili con il Pnrr, arrivino quei sostegni necessari alle amministrazioni per mantenere alto il livello dei controlli rispetto ai tentativi di infiltrazione criminale”.