Ercolano, Buonajuto: “Denunciamo per disastro ambientale chi sversa illegalmente rifiuti”

Tolleranza zero, continuano i controlli su tutto il territorio: “La tutela dell’ambiente questione prioritaria”

“Non faremo sconti a nessuno, anzi abbiamo già provveduto a denunciare per disastro ambientale quei criminali che hanno sversato illegalmente rifiuti sul nostro territorio. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, per esempio, abbiamo individuato gli autori dello sversamento in via Dello Spacco” – è quanto dichiara in una nota Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale di Anci. 

“La tutela dell’ambiente e la gestione responsabile dei rifiuti sono questioni di primaria importanza per la nostra comunità. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Continuiamo la nostra azione di controllo sul giusto conferimento dei rifiuti, ma anche per combattere lo sversamento illegale nelle zone periferiche e nelle aree a ridosso del Parco Nazionale del Vesuvio” – spiega il primo cittadino.

“Non possiamo permettere che il nostro ambiente sia compromesso dall’abbandono illegale di rifiuti e dal comportamento irresponsabile dei cittadini. Stiamo lavorando in stretta collaborazione con le autorità competenti per garantire che chi commette reati ambientali venga perseguito con la massima severità”, ha aggiunto il Sindaco.

Inoltre, Buonajuto ha invitato tutti i cittadini a collaborare attivamente segnalando eventuali casi di abbandono illegale di rifiuti o comportamenti dannosi per l’ambiente. “La partecipazione e l’impegno dei cittadini sono fondamentali per contrastare il disastro ambientale. Chiunque abbia informazioni su attività illegali vada a denunciare”.

Buonajuto (Anci): “I sindaci devono essere un muro contro la corruzione e la criminalità per affermare la democrazia e i diritti umani”


“Il trattamento dei dati, la tecnologia e le informazioni sono aspetti fondamentali per avere una strategia seria e credo che, in questa ottica, il ruolo dei sindaci sia davvero importante perché hanno una percezione vera della realtà e possono offrire informazioni che altrimenti sarebbero sottovalutate” – è quanto ha dichiarato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale di Anci, intervenendo alla tavola rotonda organizzata dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università più antica del Mondo, Alma Mater di Bologna e dalla Geneva Human Rights Platform (GHRP), con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il confronto tenutosi nella giornata di giovedì 18 aprile presso la Sala Armi del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna ha riunito esperti da tutto il mondo.

“Siamo sindaci e dobbiamo dare speranza e futuro ai nostri territori. Dobbiamo essere un muro contro la corruzione e la criminalità per affermare la democrazia. Per avere libertà e diritti dobbiamo, pertanto, investire nella condivisione di dati e informazioni, ma soprattutto dobbiamo investire nell’educazione, nella scuola e nella cultura, che sono le armi più potenti che abbiamo” – ha aggiunto Buonajuto.

Buonajuto: “Ad Ercolano premiamo i migliori alunni d’Italia”

Fino al 18 aprile le finali della XIII edizione dei Campionati di Italiano

I migliori alunni d’Italia, provenienti da tutto lo Stivale e dalle scuole d’italiano all’estero, si sfidano al Tilgher di Ercolano che fino al 18 aprile è la location delle finali della XIII Edizione dei Campionati di Italiano. Sono 100 gli studenti impegnanti nelle varie prove. 

“E’ bello vedere tante eccellenze riunite ad Ercolano. Investire in cultura, turismo e legalità significa anche rendere la città e i suoi istituti scolastici sede di iniziative che coltivano e promuovono il talento dei nostri migliori studenti. Queste giornate rappresentano un momento di confronto e un’occasione per tutti noi” – spiega Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci.

“Ci tengo a ringraziare il Ministero dell’Istruzione e del Merito per aver scelto la città di Ercolano e la nostra scuola, il Tilgher, come sede per la finale dei Campionati Italiani. Questo evento rappresenta per l’intera comunità un prezioso momento di crescita culturale e di valorizzazione del nostro territorio. Siamo onorati di poter ospitare un’occasione così significativa e siamo pronti a accogliere con entusiasmo tutti i partecipanti e gli appassionati di questa importante manifestazione”  – ha dichiarato la Dirigente Scolastico, Rossella Di Matteo. 

“Un evento frutto della sinergia e la collaborazione che ha visto operare insieme tutte le istituzioni della città, il Comune, il MAV, il Parco Archeologico, Radio Siani, ognuno ha messo a disposizione le proprio professionalità e spazi affinché tutto andasse per il meglio creando, in questo modo, una rete di collaborazione molto efficace” – ha dichiarato il prof. Raffaele Aratro, referente della scuola per l’organizzazione della finale.

CNEL. Buonajuto (Anci): “La vera sfida sulla legalità significa dare un’opportunità a chi non l’ha avuta, e noi sindaci siamo pronti ad affrontarla con coraggio e determinazione”

“Rispettare l’articolo 27 della Costituzione significa innanzitutto rispettare il detenuto, ma anche chi detenuto non è; significa dare una prospettiva anche alla sua città di provenienza, allorquando ne tornerà ad essere parte integrante. Ed un sindaco per sostenere l’obiettivo ‘recidiva zero’ può agire su due tipi di investimenti: il primo rivolto ai figli dei detenuti, che sono rimasti fuori dal carcere, ma che continuano a vivere in quartieri dove statisticamente sono indotti a delinquere e seguire le orme dei genitori. In quei quartieri c’è bisogno di investire in rigenerazione urbana e cultura, perché dove c’è una riqualificazione urbanistica c’è sempre una riqualificazione sociale. Il secondo investimento è rivolto alle persone che hanno commesso un reato e devono essere punite, ma lo Stato deve essere in grado di far respirare loro il profumo della dignità e di garantire la speranza in una vita migliore rispetto a quella offerta dalla criminalità. Ad Ercolano abbiamo raccolto l’invito del Tribunale di Napoli e del Ministero della Giustizia, che ringrazio, e in sinergia anche con il Parco Archeologico, abbiamo sottoscritto protocolli per consentire ai detenuti lavori di pubblica utilità non retribuiti anche all’interno dell’area archeologica. La vera sfida per raggiungere la ‘recidiva zero’ significa dare un’opportunità a chi non l’ha avuta; e noi sindaci siamo pronti ad affrontarla con coraggio e determinazione” – è quanto ha dichiarato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci, intervenendo al convegno ‘Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere’, organizzato a Villa Lubin dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro insieme al Ministero della Giustizia.

Ercolano, i fondi del PNRR per contrastare la fragilità minorile

Tavola rotonda con politici, magistrati e operatori del terzo settore 

Generare una sensibilizzazione e un confronto sulla importanza del ruolo delle famiglie e delle istituzioni come contrasto alla fragilità minorile. Tavola rotonda, nella mattinata del 4 aprile, ad Ercolano con il sindaco Ciro Buonajuto, il capo della procura dei Minori Maria De Luzemberger, il presidente del tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, gli operatori del terzo settore e i componenti della comunità educante del Comune di Ercolano.

Un incontro che arriva ad un anno dalla partenza del progetto PIPPI, finanziato con i fondi del PNRR, e che è servito a tracciare un primo bilancio delle attività svolte dal Comune di Ercolano e dall’Ambito Territoriale N29, nell’ambito di un progetto che si è fondato su quattro dispositivi: educativa domiciliare, per salvaguardare la qualità del rapporto genitori/figli; gruppi bambini e genitori, per promuovere momenti di confronto e condivisione sulle questioni legate all’essere famiglia insieme ad altre famiglie; partenariato tra scuola, famiglia e servizi, famiglie e operatori progettano insieme i cambiamenti che sono necessari a migliorare le condizioni di vita del bambino e della famiglia e le azioni per realizzarli; vicinanza solidale per rinvenire, anche fuori dal proprio nucleo famigliare, aiuti concreti nella quotidianità.

“Abbiamo causato danni enormi ai minori e alle famiglie alle quali abbiamo portato via i figli. Gli assistenti sociali sono visti come i cattivi perché, senza le segnalazioni, quando arrivano nelle case, trovano delle condizioni tanto disastrose che l’unica soluzione è quella di allontanare i bambini. Allontanarli dalle famiglie non serve sottolinea perché potranno anche essere più scolarizzati, ma sicuramente psicologicamente più fragili” – ha dichiarato Maria De Luzembergercapo della procura dei Minori, nel corso del suo intervento ha sottolineato anche il peso economico generato dagli allontanamenti: “Sono molti minori allontanati dalle famiglie, portato via per essere collocati in case famigli. Per questi allontanamenti i comuni, spesso, si svenano. Si parte da 80 euro, ma si può arrivare fino a 150 euro al giorno per ogni bambino. A volte capita che dalle famiglie vengano allontanati tre o quattro fratelli. Ne faccio anche un discorso economico. Questi soldi potrebbero essere investiti diversamente, aiutando le famiglie. Se no saremmo sempre uno Stato cattivo. A noi non arriveranno segnalazioni o richieste di aiuto, per non rischiare di perdere i bambini. Quando vengono allontanati, i bambini restano nelle case famiglia, mentre le famiglie con i loro problemi”.

Il presidente del tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, invece, nel corso del suo intervento ha specificato che “ogni storia di ogni singolo ragazzo è una storia a sé. Non bisogna generalizzare, ma lavorare sinergicamente sul territorio. L’importanza delle forze istituzionali è rilevante, benché ci siano ancora pochi assistenti sociali. Molto spesso l’intervento è lento. Non è colpa loro. Il territorio è vastissimo e il numero di operatori è limitato. A volte persone di cultura elevata, utilizzano il figlio in fase di separazione per ottenere più vantaggi. Al centro, bisogna ricordare, ci sono gli interessi della famiglia e dei figli”.

Per il sindaco Ciro Buonajuto quella di Ercolano è “una iniziativa straordinaria. Il PNRR è necessario per colmare la lacuna tra il Nord e il Sud del Paese e per raggiungere questo obiettivo non servono soltanto grandi opere pubbliche e grandi infrastrutture, ma serve intervenire nelle famiglie, contro la fragilità minorile, noi vogliamo dare anche ai figli degli ultimi le stesse opportunità che hanno anche i figli delle famiglie più fortunate”.

“Il senso della giornata di oggi, che non a caso arriva ad un anno dalla partenza del progetto, è quello di porre le basi per la costruzione di una comunità educante, per fare in modo che la famiglia senta intorno a se tutti i dispositivi di intervento previsti dal progetto. PIPPI non è soltanto un progetto ma un modello operativo che stravolge il lavoro dei servizi sociali che lavorano non più su base di segnalazione, ma in un’ottica preventiva. Il progetto ha permesso in questo anno di attivare un intervento di educativa domiciliare” – ha spiegato la dottoressa Letizia Allocca referente del progetto per il Comune di Ercolano.